Sono stato a Wicklow nel mese di giugno, per gli esperti il
mese meno piovoso in terra d’Irlanda. Eppure il mare di questa ridente
cittadina era agitatissimo. Si scagliava con violenza sugli scogli, spinto da
un vento ribelle che lo trascinava insistentemente. Di Wicklow ricordo alcuni
gradini scavati negli scogli, i fiorellini cresciuti in prossimità della
spiaggia, un’anziana seduta su una panchina che sparì nel nulla, il cielo
grigio e turbato, scogli altissimi e frammentati. Insomma, un posto inquieto,
arrabbiato, ma affascinante. Quello che più di tutti mi è rimasto nel cuore.
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